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Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Ciuffoletti Sofia. Fame, diritto e alimentazione forzata: un’analisi della giurisprudenza CEDU. Bioetica 2023;31(1):66–91. Added by: Antonio D'Angelo (02/06/2025, 16:15) |
Resource type: Journal Article BibTeX citation key: Ciuffoletti2023 View all bibliographic details |
Categories: Etica, Infermieristica clinica, Infermieristica di comunità, Legislazione Subcategories: Alimentazione, Biodiritto, Bioetica, Dignità, Infermieristica penitenziaria Creators: Ciuffoletti Publisher: Collection: Bioetica |
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Abstract |
(Trascritto dall'articolo). Attraverso una disamina della giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti Umani, l'articolo intende contestualizzare la tutela internazionale ed europea del diritto alla dignità umana e all'autodeterminazione in caso di sciopero dell'alimentazione in casi di privazione della libertà personale, a fronte della previsione di alimentazione forzata. In particolare la questione del prolungato sciopero dell’alimentazione in carcere pone in diretto contrasto i due principi cardine del sistema convenzionale di tutela dei diritti, i due diritti considerati assoluti, diritti, insomma, che non consentono deroghe: il diritto alla vita, presidiato dall'art. 2 e il divieto di tortura e trattamenti inumani e degradanti (art. 3). La Corte, infatti, ha osservato che quando un detenuto protrae uno sciopero dell'alimentazione, ciò può inevitabilmente portare a un conflitto tra il diritto all’integrità fisica di un individuo ai sensi dell'articolo 3 della Convenzione e l'obbligo positivo di tutela dell'integrità e della vita, in capo alla stato contraente ai sensi dell'articolo 2, un conflitto che non è risolto dalla Convenzione stessa. Entrambe le prospettive saranno affrontate attraverso le diverse linee ermeneutiche della Corte EDU, soffermandosi sulla recente sentenza Yakoulyeu v. Ucraina e sugli standard etici della professione medica riportati e discussi nella stessa sentenza. |