INTRODUZIONE: Diversi studi in letteratura suggeriscono che la partecipazione attiva di infermieri e medici ha una forte influenza sui tassi di donazione, anche se la ricerca mostra la complessità delle ragioni per il basso tasso di donazione di organi nella popolazione. In particolare, le attitudini, le conoscenze, la fiducia, l'impegno e la formazione dei professionisti della salute sono dimostrati come fattori influenti. OBIETTIVI: Indagare le attitudini degli studenti infermieri universitari dell'Università di Brescia sede di Cremona riguardo la donazione di organi e tessuti. MATERIALI E METODI: È stata condotta un'indagine trasversale mediante la somministrazione della Organ Donation Attitudes Scale (ODAS). RISULTATI: L'ODAS ha mostrato che la maggior parte degli studenti conosce qualcuno che ha donato un organo durante la propria vita o dopo la morte, e oltre la metà conosce qualcuno che ha ricevuto un trapianto di organo. Tuttavia, il 63,3% degli studenti ha indicato di non aver ricevuto una formazione specifica. Gli scores totali variano da 45 a 71 con un punteggio mediano di 61. L'analisi di correlazione rivela come la formazione accademica non correla con le attitudini (p=0,37). Sapere che qualcuno ha ricevuto un trapianto correla con la disponibilità ad esprimere la volontà donativa (p=0,047), e la formazione accademica correla con la conoscenza percepita del processo di donazione (p=0,0001). CONCLUSIONI: Lo studio ha riscontrato prevalentemente attitudini positive verso la donazione di organi e tessuti tra gli studenti infermieri universitari del campus di Cremona. Ulteriori ricerche coinvolgendo le università di infermieristica sono necessarie per sensibilizzare il pubblico e gli operatori sanitari sulla donazione di organi.