Background: La carenza globale rende gli infermieri neolaureati (NGN) una risorsa preziosa per il sistema sanitario che richiede professionisti preparati e pronti all'immediato inserimento nelle unità operative. Il periodo di transizione dall'ambiente accademico a quello lavorativo può, tuttavia, comportare stress, insoddisfazione, esaurimento e intenzione di voler abbandonare la professione. Obiettivo: Valutare il livello di soddisfazione lavorativa in un campione di NGN dell'Università degli Studi di Torino, sede Asti. Metodi: Con il disegno di studio osservazionale monocentrico è stato reclutato un campione di 159 NGN, laureati tra il 2016 e il 2021. A tale scopo è stata utilizzata la Index of Work Statisfaction di Stamps (IWS) composta da 44 item e suddivisa in sette dimensioni. Sono stati quindi calcolati i punteggi per tutte le dimensioni della scala e per il totale complessivo di 44 item, per poi confrontarli con le principali variabili prese in esame: età, nazionalità, anno di laurea e attività lavorativa. Inoltre, per esplorare le singole dimensioni è stata adottata l'analisi fattoriale esplorativa (AFE). Risultati: Complessivamente, le percentuali di giudizi positivi, neutri e negativi erano rispettivamente 29.6%, 57.9% e 12.6%. In particolare, la dimensione che ha ottenuto un punteggio maggiore risulta essere l'Autonomia con una media di 5.42 (±0.937), in netta contrapposizione con la sottoscala Retribuzione, la quale sembra costituire la maggiore fonte di insoddisfazione con una media di 2.69 (±0.945). Discussione: Complessivamente l'indice di soddisfazione lavorativa sembra essere intorno a valori mediani; tuttavia, se si vanno ad esaminare le singole dimensioni, emerge che il livello di soddisfazione espresso dal campione risulta più elevato per i fattori Autonomia, Status professionale ed Interazioni, sia con i medici che con i colleghi infermieri, ,mentre nel caso dei fattori Retribuzione, Competenze richieste dal ruolo e Politiche organizzative prevale la percezione di insoddisfazione.