Uretro Francesca Giulia, Milano Maria. Apprendimento come atteggiamento mentale del professionista nell'assistenza domiciliare in cure palliative: interviste narrative a caregivers familiari anziani. Tutor 2018;18(3):150–151. Added by: Manuela Peluso (27/08/2023, 12:03)
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Abstract
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(Trascritto dall’articolo). Obiettivo. L’apprendimento nella relazione di cura è ambivalente: può riguardare la formazione dell'operatore che impara a prendersi cura di paziente e famiglia, quanto l’educazione al paziente e caregiver per fornire strumenti utili ad affrontare la situazione di malattia. Spesso nel contesto domiciliare le informazioni che il professionista apprende sono veicolate dal paziente stesso o dalla sua famiglia. Per creare una relazione è necessaria la conoscenza vicendevole dei soggetti della relazione d’aiuto; quindi, creare una relazione di cura significa apprendere le peculiarità dell'altro, la sua situazione e la sua storia. L’obiettivo di questo studio è esplorare il significato dell’esperienza di assistenza in cure palliative domiciliari per un caregiver familiare anziano e far emergere le sue difficoltà. Metodi. Ricerca qualitativa che utilizza lo strumento dell’intervista narrativa semistrutturata e audio-registrata. L’analisi delle interviste è stata effettuata con la Content Analysis di tipo convenzionale in triangolazione tra due ricercatori. Risultati. Sono emersi episodi significativi in cui i caregivers si sono sentiti in difficoltà durante il periodo di assistenza al proprio caro ed i profondi significati da loro attribuiti all'esperienza di caregiving; molte le riflessioni riguardo al concetto di tempo, talvolta percepito come dilatato per l'età avanzata del caregiver e la condizione del parente morente, al valore del ruolo di caregiver, all'importanza dell'operatore capace di accompagnare la famiglia durante il percorso. Se l’operatore ha la responsabilità di guidare l’intera famiglia nel percorso di terminalità e di consapevolezza, i significati che le persone attribuiscono alla loro assistenza possono essere utili al professionista per apprendere i bisogni e le caratteristiche del caregiver con cui si relaziona e per calibrare l'intervento in base alle peculiarità della situazione e dei soggetti coinvolti. La persona anziana dà molto valore al racconto della propria esperienza che serve al caregiver per sentirsi compreso, rielaborare un vissuto e permette di regalare un pezzo di sé a chi ascolta: lasciare un segno. Inoltre, è importante riconoscere il valore del caregiver domiciliare come fonte di apprendimento per il professionista di stili di vita del paziente, ricordi, ritualità, bisogni.
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