(Trascritto dall’articolo).
Obiettivi. Verificare le potenziali differenze tra persone con e senza diabete di tipo 2 rispetto a meccanismi di difesa, dinamiche emozionali inconsce e depressione (1) e indagare il loro ruolo nell’aderenza al trattamento secondo una prospettiva psicodinamica (2).
Metodi. Sono state reclutate 26 persone con diabete di tipo 2 e 25 partecipanti di confronto sani all’interno di un ambulatorio di medicina di base. Sono stati utilizzati il Defense Mechanism Inventory, il Projective Envy Technique, il Beck Depression Inventory-II e il Self-Care Inventory-Revised. Sono stati effettuati un t-test e un’analisi di correlazione bivariata.
Risultati. I partecipanti con diabete di tipo 2 hanno riportato maggiori livelli di maniacalità rispetto al gruppo di confronto (Cohen’s d= 0.83). È emersa una correlazione media negativa tra l’aderenza al trattamento e le dimensioni della depressione (r= -.49; p=.01) e dell’aggressività etero-diretta come meccanismo di difesa (r= -.36; p= 0.10). Al contrario, è stata riscontrata una correlazione media positiva tra l’aderenza al trattamento e le dimensioni della principalizzazione come meccanismo di difesa (r= 0.48; p=.02) e della compiacenza come dinamica emozionale inconscia (r= 0.36; p=.07).
Conclusioni. Il ruolo delle dinamiche inconsce messe in atto per gestire i sentimenti spiacevoli connessi all’esperienza di malattia cronica dovrebbe essere preso in considerazione nella relazione di cura con la persona con diabete di tipo 2 tenendo conto in particolare delle potenziali implicazioni per la persona sulla sua capacità di aderire al trattamento.