(Trascritto dall’articolo).
Lo sviluppo della competenza narrativa dovrebbe essere parte integrante nel percorso di apprendimento degli studenti del corso di Laurea in Infermieristica in quanto migliora la comprensione delle persone assistite sostenendo la qualità delle prestazioni erogate. L’approccio narrativo sviluppa empatia e capacità di comprendere i bisogni in un’ottica di personalizzazione delle cure integrando e completando l’usuale visione clinica fondata sull’EBM andando ad esplorare la dimensione della malattia come esperienza di vita. La Medicina basata sulla narrazione (N.B.M.) risulta particolarmente necessaria nella gestione di situazioni di malattie cronico degenerative, in cui gli attori in gioco, la persona e la sua famiglia, sono “protagonisti e co-autori del percorso di cura”.
Obiettivo: sviluppare negli studenti infermieri, la competenza narrativa sperimentando un apprendimento clinico che preveda la raccolta delle storie di malattia, l’autoriflessione e l’abilità di leggere e comprendere l’esperienza vissuta dalle persone assistite. Un particolare focus di attenzione è rivolto agli elementi che hanno generato resilienza nelle persone assistite o nei loro famigliari, al fine di comprendere le modalità e le strategie utilizzate per affrontare creativamente le difficoltà generate da una malattia cronica grave.
Materiali e Metodi. Sono stati arruolati 7 studenti del II anno che hanno seguito un percorso formativo sui temi e sui principali strumenti della Medicina basata sulla narrazione. Successivamente ciascun studente ha preso in carico una persona disabile e ha condotto 5 visite domiciliari con l’obiettivo di raccogliere la narrazione della storia di malattia della persona assistita e della sua famiglia. Sono stati utilizzati diari narrativi dell’esperienza, che si è conclusa con la stesura di una narrazione scritta con il metodo dello Story Sharing Intervention (SSI). Gli studenti hanno fruito di supervisione periodica individuale e di gruppo.
Risultati. L’esperienza di apprendimento ha permesso agli studenti di sviluppare capacità di riflessione sul significato del caring e di comprensione dell’esperienza vissuta dalle persone disabili e dalla famiglia. I diari narrativi e la costruzione congiunta delle storie scritte, condivise o create insieme agli assistiti testimoniano il valore formativo di questa esperienza.
Conclusioni. Sperimentare nel percorso di apprendimento una pratica di cura umana nella presa in carico di persone disabili con i metodi e gli strumenti della Medicina basata sulla narrazione permette di comprendere la storia delle persone malate e della loro famiglia, spostando il baricentro da una visione monocentrata ad una visione pluralistica che permette di vedere, udire, percepire in modo diverso il proprio ruolo di curante.