(Trascritto dall'articolo). Obiettivo. Scopo dello studio longitudinale era misurare e valutare il cambiamento, nel corso dei tre anni di formazione, delle seguenti variabili: la self-efficacy (SE), la learning goal orientation (LGO), l’achievement e la professional mobility. Metodi. Agli studenti di Infermieristica, Fisioterapia, Ostetricia e Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro di [xxx], polo universitario delle professioni sanitarie di [xxx], è stato somministrato alla fine del primo semestre (T1) e al termine della formazione (T2) un questionario online utilizzando la piattaforma Survey Monkey®. Lo strumento, adattato alla realtà bilingue della Provincia di [xxx], ha misurato: la SE, Self-efficacy Scale (Abele et al., 2000), la LGO, Learning Goal Orientation Scale (Button et al., 1996), l’achievement, Life Goals Questionnaire (Pöhlmann & Brunstein, 1997), la professional mobility, TOP-Test (Lang-von Wins et al., 2003). Le variabili sono state misurate attraverso una scala Likert a cinque punti (da per niente d’accordo a completamente d’accordo). Sono stati calcolati i principali indicatori di centralità e di variabilità per tutti gli item e per loro raggruppamenti (dimensione). Le variazioni temporali sono state valutate con il test non parametrico di Wilcoxon. La correlazione tra le dimensioni del questionario è stata esaminata con il coefficiente di correlazione Rho di Spearman. È stato considerato statisticamente significativo un valore di p inferiore a 0,05 (test a due code). Risultati. Il 63,5% degli studenti (101/159) ha compilato i questionari in entrambe le rilevazioni (T1, T2). Tutte le variabili osservate sono aumentate dal 1° al 3° anno, in particolare la learning goal orientation è incrementata da 4,06 a 4,22 (p<0,001) e l’achievement da 4,37 a 4,50 (p=0,045). I valori medi della self efficacy, pur aumentando, sono bassi (da 2,83 a 2,89). Si sono osservate inoltre differenze di genere, in quanto le studentesse presentano valori più elevati nella learning goal orientation in entrambe le rilevazioni. È stata rilevata al T1 una correlazione positiva tra learning goal orientation e achievement (r=0,584), aumentata al T2 (r=0,607) e tra achievement e professional mobility (r=0,210 al T1 e r=0,29 al T2). Conclusioni. Considerando che la self-efficacy influenza molti aspetti della vita e condiziona il comportamento delle persone (Bandura, 1982), i valori di auto-efficacia, rilevati dallo studio, lasciano ipotizzare che la selfefficacy non sostenga sufficientemente gli studenti nel raggiungimento dei loro obiettivi di apprendimento oppure che i loro obiettivi non siano abbastanza realistici. Per aumentare l’autoefficacia negli studenti si ipotizzano alcune strategie: tutorato alla pari tra studenti, per favorire esperienze di mastery, che aumentano la perseveranza nel superare le difficoltà durante l’esecuzione delle attività; tirocini interprofessionali, per stimolare la riflessione tra studenti con conoscenze e competenze diverse, favorendo la capacità di assumere di altre prospettive; promozione dell’autonomia da parte degli studenti, per sperimentare concretamente le competenze in apprendimento; feedback continui ed efficaci, per valorizzare l’operato dello studente.
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