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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Coppola Clara, Nunziata Francesco, Guarino Alfredo, Continisio Isabella. La medicina narrativa nella formazione dello specializzando in Pediatria. Tutor 2018;18(3):39–40. 
Added by: Manuela Peluso (19/07/2023, 15:10)   Last edited by: Manuela Peluso (30/07/2023, 14:33)
Resource type: Journal Article
BibTeX citation key: Coppola2018
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Categories: Gruppi occupazionali, Scienze della formazione
Subcategories: Formazione universitaria, Personale sanitario
Creators: Continisio, Coppola, Guarino, Nunziata
Publisher:
Collection: Tutor
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Abstract

(Trascritto dall’articolo).
Introduzione: la medicina narrativa viene proposta in alcuni programmi di formazione con lo scopo di implementare l’empatia ed una formazione più profondamente umanistica. Gli Specializzandi in Pediatria del primo anno hanno svolto un percorso formativo volto all’acquisizione di competenze narrative e all’esercizio delle stesse mediante la raccolta di interviste semi-strutturate rivolte agli attori del processo di cura (medici, infermieri, genitori e pazienti). Si è successivamente valutato l’impatto emotivo sugli assistenti in formazione (AIF), in relazione all’esperienza vissuta nel raccogliere tali storie.
Materiali e metodi: 22 AIF in Pediatria del primo anno sono stati inseriti in un laboratorio comunicativo interattivo, nell’ambito del quale sono state illustrate le fondamenta teoriche della NBM e forniti strumenti di comunicazione da utilizzare durante la raccolta delle storie. Successivamente, altri AIF più esperti degli anni successivi per 12 mesi hanno raccolto narrative da genitori di bambini ricoverati con malattie croniche, dai bambini stessi, dai medici e dalle infermiere coinvolte nella loro assistenza. Durante il percorso, gli specializzandi hanno compilato dei “diari di bordo”, ovvero diari in cui soggetto descrive, in forma di narrazione libera, tutte le informazioni ritenute rilevanti per la ricerca, in particolare le impressioni e le sensazioni provate durante le interviste.
Risultati: dalla lettura dei diari di bordo degli AIF, è emersa una gamma ampia di sensazioni ed emozioni, modificatesi durante il percorso. Mentre all’inizio dell’esperienza prevalevano sensazione di dubbio, incertezza e timore nei confronti di un’esperienza nuova (es. “mi imbarazza trovarmi di fronte a una persona e chiederle di raccontarmi la sua storia”), nel corso del tempo, gli AIF hanno raggiunto una maggiore consapevolezza (“mi sembra di creare feeling maggiore con il mio paziente”), fino poi ad arrivare ad una sensazione di crescita professionale e personale in particolare nel campo delle medical humanities.
Conclusioni: l’acquisizione di tecniche di medicina narrativa ha influenzato positivamente l’esperienza formativa degli AIF, implementando le loro competenze comunicative, relazionali, di ascolto, di empatia. Tali abilità hanno determinato non solo la crescita professionale, ma anche umana del gruppo.

 


  
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