Indice della Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche [banca dati bibliografica] QUESTA E' UNA DEMO
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Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Moroni Matteo, Strada Ilaria, Capuccini Jenny, Montanari Luigi. La cura compassionevole in hospice in risposta alla pandemia da COVID-19: case report. La rivista italiana di cure palliative 2020(4):230–232. Added by: Monica Frau (26/06/2023, 16:22) Last edited by: Monica Frau (07/12/2023, 18:57) |
Resource type: Journal Article BibTeX citation key: Moroni2020 View all bibliographic details |
Categories: Etica, Infermieristica clinica, Metodologia dell'assistenza infermieristica, Strutture sanitarie Subcategories: Cure palliative, Dolore, Lutto, Morte, Principi etici, Processo di assistenza, Rapporto infermiere-paziente, Rapporto operatori sanitari-famiglia, Rapporto operatori sanitari-paziente, Spiritualità, Strutture sanitarie accreditate Creators: Capuccini, Montanari, Moroni, Strada Publisher: Collection: La rivista italiana di cure palliative |
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Abstract |
(Trascritto dall'articolo).
Riassunto. Il drammatico periodo da pandemia da nuovo coronavirus ha determinatola necessità di rimodulare profondamente anche lo "stare" coi malati e con i famigliari, dal punto di vista clinico, esistenziale e psicologico, con l'obiettivo primario di preservare la dignità e la qualità della vita fino al decesso. Si vuole qui riportare la narrazione di una malato ricoverato in hospice, e del suo rrapporto mediato dagli operatori con sua figlia ( professionista sanitaria in altro ambito), che al decesso del padre ha voluto anche testimoniare con una lettera il suo vissuto di famigliare "a distanza". Il caso narrato evidenzia come le cure palliative ai tempi del COVID-19 abbiano dovuto trovare ( e debbano continuare a trovare) modi e strategie per continuare a curare ogni persona, nella malattia e nel processo del morire; questo rappresenta una straordinaria occasione di crescita e auto-riflessione per le cure palliative e più in generale per tutti i professionisti che si ritrovano a gestire la morte di molti pazienti. Diventa a questo punto indispensabile tenere conto che ciò che vediamo e sentiamo è ciò che possiamo tramettere nella relazione, anche senza le parole, ma con i gesti di cura e con occhi in cui possiamo rispecchiare il rispetto per i pazienti e delle famiglie: forse così potremo considerare che quella persona non sia morta da sola. |