Indice della Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche [banca dati bibliografica] QUESTA E' UNA DEMO
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Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Bertè Raffaella, Cassinelli Davide, Bonfanti Silvia, Vignola Valentina, Pagano Stanislao, Costa Alice, et al.. Creare e gestire un reparto “end stage” per malati COVID-19 positivi: la declinazione delle cure palliative in una maxi-emergenza sanitaria. La rivista italiana di cure palliative 2020;22(2):64–69. Added by: Antonio D'Angelo (22/06/2023, 13:48) Last edited by: Antonio D'Angelo (04/10/2023, 12:02) |
Resource type: Journal Article BibTeX citation key: 2020 View all bibliographic details |
Categories: Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica, Management Subcategories: Cure palliative, Infermieristica in area critica, Infermieristica in infettivologia, Organizzazione del lavoro Keywords: Accompagnamento alla morte, Maxi emergenze, Modelli organizzativi Creators: Bertè, Bonfanti, Bosco, Cassinelli, Costa, Pagano, Paradiso, Vignola Publisher: Collection: La rivista italiana di cure palliative |
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Abstract |
Per rispondere all’emergenza Covid-19, la Direzione dell’ASL di Piacenza, nel febbraio 2020, ha convertito la quasi totalità dei reparti in nuclei di Emergenza sanitaria per malati COVID positivi; tra questi è stato creato un reparto “end-of-life”, dotato di 12 posti letto, gestito dall’equipe della Rete Locale di Cure Palliative. Il ricovero ha la finalità di trattare tutti i sintomi di fine vita, in primis il sintomo più frequente e grave, la dispnea, spesso divenuta refrattaria e richiedente l’attuazione di una sedazione palliativa. Le cure palliative si sono dovute adattare alla prevalente gestione di una terminalità in cui mancano la classica relazione con il malato e la sua famiglia, nonché il timing caratteristico delle cure palliative precoci/simultanee per la pianificazione del percorso terapeutico. La creazione di questa tipologia di reparto “end-of-life” ha permesso, da un lato la gestione della terminalità senza sofferenza, dall’altro ha permesso all’organizzazione generale di orientare le risorse in modo appropriato, proporzionato ed etico in condizioni eccezionali. (A cura di Antonio D’Angelo). |