Indice della Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche [banca dati bibliografica] QUESTA E' UNA DEMO
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Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Bottari Carlo, Jorio Ettore. Azienda zero, accreditamento e contratti necessitano di una maggiore cura da parte del legislatore regionale. Sanità Pubblica e Privata 2022;41(4):5–11. Added by: Fernando Barberini (10/02/2023, 19:14) |
Resource type: Journal Article BibTeX citation key: Bottari2022a View all bibliographic details |
Categories: Economia sanitaria, Legislazione Subcategories: Accreditamento istituzionale, Contratti di lavoro, Diritto delle professioni sanitarie, Servizio sanitario nazionale Keywords: Contratti collettivi di lavoro, Servizio sanitario regionale Creators: Bottari, Jorio Publisher: Collection: Sanità Pubblica e Privata |
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Abstract |
(Trascritto dall’articolo). I tanti master in Diritto sanitario, organizzati dalla Scuola di specializzazione in studi sull’amministrazione pubblica (SPISA), passati insieme per numerosi anni non ci impediscono di instaurare oggi un confronto ipotetico con Luciano Vandelli. Lui è sempre tra noi a valutare come va l’assistenza sanitaria e come potrebbe andare meglio. Soprattutto, come le Regioni, parte sostanziale della Repubblica, potrebbero fare meglio a garanzia dell’uniformità e come le Nazioni (regionali) potrebbero divenire più uguali nell’esigere il diritto della salute, onnicomprensivo del diritto all’assistenza sociale, sia territoriale che istituzionalizzata attraverso le Rsa. Insomma, una osservazione che continua in onore del nostro amico, del quale è stato davvero difficile fare a meno in questi tre tristi anni, cominciati con la calura estiva di quel brutto luglio del 2019. Fatte queste considerazioni, abbiamo deciso di mettere la lente di ingrandimento su due temi: la invenzione di Azienda Zero e la trasformazione dell’istituto dell’accreditamento con conseguente ricaduta sui contratti da stipulare dagli accreditati selezionati con le aziende della salute, alla luce della legge sulla concorrenza 2021, da poco approvata in seconda lettura al Senato della Repubblica
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