Indice della Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche [banca dati bibliografica] QUESTA E' UNA DEMO
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Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Cavatorti Shaila, Pezzoli Giovanna, Righetti Paola, Chiappa Cristiano, Levati Sara, D'Angelo Vincenzo, et al.. Quali sono i bisogni dei caregiver di persone che vivono una condizione di cronicità: ricerca qualitativa. Professioni infermieristiche 2021;74(2):81–88. Added by: Tania Diottasi (10/01/2022, 19:40) Last edited by: Tania Diottasi (10/01/2022, 19:43) |
Resource type: Journal Article BibTeX citation key: Cavatorti2021a View all bibliographic details |
Categories: Gruppi occupazionali, Igiene Subcategories: Caregiver, Malattie cronico-degenerative Creators: Bianchi, Cavatorti, Chiappa, D'Angelo, Levati, Pezzoli, Prandi, Righetti Publisher: Collection: Professioni infermieristiche |
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Abstract |
Trascritto dall'articolo.
Introduzione. L’invecchiamento della popolazione genera nuove sfide nella cura delle malattie croniche. Alcuni eventi nel corso della malattia rendono pazienti e caregiver (CG) vulnerabili quando viene minacciata la loro capacità di self-care. Il CG può essere sostenuto dall’infermiere di pratica clinica avanzata (APN). Obiettivo. Approfondire i bisogni dei CG di persone in condizioni croniche nella regione insubrica. Metodo. Indagine descrittiva qualitativa, condotta fra settembre 2019 e febbraio 2020. Il campione di convenienza di CG di malati cronici differenziato per: età, sesso, professione, malattie croniche ha incluso 20 partecipanti. La raccolta dati è avvenuta tramite interviste motivazionali brevi e la compilazione di un genogramma socio-familiare. L’analisi tematica della trascrizione Verbatim delle interviste è stata svolta da 4 ricercatori. Risultati. L’analisi tematica ha fatto emergere 26 temi raggruppati in 6 macrotemi oltre ad evidenziare che le condizione di cronicità e vulnerabilità sono legate fra loro; l’aderenza terapeutica e il self-care dipendono dalla consapevolezza della malattia; i CG utilizzano scarsamente la rete di sostegno sociale; il malato e il CG, attraverso la sofferenza e le difficoltà, mettono in discussione molti aspetti della vita. Conclusioni. Sulla base dei risultati emersi è possibile affermare che l’APN può essere utile a soddisfare i bisogni dei CG grazie alle competenze acquisite nella formazione (basata su modello CanMEDS e Hamric), favorire una presa a carico interprofessionale e integrata e promuovere la rete formale e informale. |