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Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Assembergs Peter, Bertolaia Patrizia, Bracchi Gianluca, Bruno Walter, Croce Davide, Croce Edoardo, et al.. Il valore della comunicazione in tempi di Covid e non. Sanità Pubblica e Privata 2021;40(3):53–57. Added by: Fernando Barberini (24/09/2021, 18:07) |
Resource type: Journal Article BibTeX citation key: Assembergs2021 View all bibliographic details |
Categories: Management, Scienze dell'informazione Subcategories: Informatica, Internet, Sistema informativo, Strumenti informativi Keywords: Comunicazione équipe, Documentazione elettronica Creators: Assembergs, Bertolaia, Bracchi, Bruno, Croce, Croce, De Vitis, Dell'Acqua, Gioia, Laurelli, Lembo, Lombardo, Lucchina, Mazzoleni, Milella, Palazzo, Passaretta, Perotti, Polito, Saporito Publisher: Collection: Sanità Pubblica e Privata |
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Abstract |
(Trascritto dall'articolo). Associare una sola parola al 2020 risulta estremamente facile: Covid. L’anno che ha tenuto il mondo in ostaggio della pandemia (Valesini, 2020) ha visto “Coronavirus” come parola maggiormente ricercata dagli utenti italiani su Google (Google Trends, 2021). E non stupisce che altre sei all’interno della top-ten siano direttamente o indirettamente collegate allo stato di pandemia in corso (e.g. “Classroom”, “Nuovo Dpcm”, “Contagi”). Da una ricerca condotta dal Centro sull’Economia e il Management nella Sanità e nel Sociale della LIUC Business School (Croce et al., 2021) è emerso come i ricoveri per Covid-19 rappresentino una percentuale limitata rispetto al totale, ovvero circa il 5% dei ricoveri registrati nel 2020. Contemporaneamente, però, la diminuzione dei ricoveri ordinari in Italia si è attestata intorno al 24%, per gli accessi al Pronto Soccorso si è stimata una riduzione del 36% e, se si parla di specialistica ambulatoriale, il calo è di quasi il 29%. Basandosi sulla percezione da parte dei cittadini, però, ci si accorge come l’impatto effettivo della pandemia sulle nostre strutture sanitarie sia poco chiaro e, soprattutto, non compreso. A cosa è dovuta tanta confusione relativa all’effettivo impatto del Covid-19? Una delle risposte più ragionevoli che si possono fornire è la mancanza di voci identificate a livello istituzionale, supportate dal mondo scientifico e riconosciute quindi come autorevoli anche da parte di chi ha direttamente vissuto e lavorato per la lotta all’emergenza pandemica. In Italia, difatti, non vi è stata chiarezza sugli interlocutori comunicativi nei confronti dei cittadini, bensì si sono alternate voci dai più eterogenei attori del panorama sanitario. Troppi comunicatori e poca omogeneità di messaggi. Le Aziende Sanitarie avrebbero dovuto rendere disponibili sui loro canali di comunicazione tutte le informazioni necessarie per la popolazione di riferimento, cercando di mettere a frutto il radicamento territoriale e la credibilità dei propri professionisti. |