Indice della Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche [banca dati bibliografica] QUESTA E' UNA DEMO
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Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Salvia Chiara, Donfrancesco Chiara, Palmieri Luigi, Lo Noce Cinzia, Vannuzzo Diego, Vinceti Marco, et al.. Health examination survey a livello regionale: l’esempio dell’Emilia-Romagna. Epidemiologia & Prevenzione 2020;44(1):40–47. Added by: Mauro Iossa (01/07/2020, 20:34) |
Resource type: Journal Article BibTeX citation key: Salvia2020 View all bibliographic details |
Categories: General Creators: Bargellini, Borella, Donfrancesco, Lo Noce, Palmieri, Salvia, Simona, Vannuzzo, Vinceti Publisher: Collection: Epidemiologia & Prevenzione |
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Abstract |
(Trascritto dall’articolo)
RIASSUNTO OBIETTIVI: valutare l’andamento temporale degli stili di vita e dei fattori di rischio cardiovascolare e la prevalenza delle condizioni a elevato rischio nella popolazione adulta residente in Emilia-Romagna, esaminata nell’ambito di due indagini trasversali condotte a 10 anni di distanza l’una dall’altra, l’indagine nazionale dell’Osservatorio epidemiologico cardiovascolare (OEC 1998-2002) e quella dell’Osservatorio epidemiologico cardiovascolare/Health Examination Survey (OEC/HES 2008-2012). DISEGNO: indagine trasversale su campione casuale di popolazione generale stratificato per genere e classi di età residente in alcuni comuni dell’Emilia-Romagna. SETTING E PARTECIPANTI: in Emilia-Romagna, sono stati esaminati 341 maschi e 354 femmine nella prima indagine e 307 maschi e 300 femmine nella seconda indagine. PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: sono stati misurati i fattori di rischio cardiovascolare e le condizioni a rischio e valutata la proporzione di popolazione che segue stili di vita sani. RISULTATI: nella seconda indagine sono risultati più elevati la prevalenza di dislipidemia e i valori medi di colesterolemia totale e LDL. Per quanto riguarda i consumi alimentari, meno del 30% del campione considerato consuma quantità adeguate di verdura e pesce; formaggi insaccati e dolci vengono consumati con maggiore frequenza rispetto ai livelli raccomandati. CONCLUSIONI: i livelli medi elevati di colesterolemia totale e LDL nella popolazione appaiono dovuti, almeno in parte, a un’alimentazione troppo ricca, come rilevato nell’indagine alimentare. Ciò suggerisce l’opportunità di interventi di prevenzione per il miglioramento dello stile di vita e del profilo lipidico nella popolazione generale. (A cura di Mauro Iossa). |