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Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Missoni Alice, De Tina Anna Lisa, Peri Maria Rosaria. Onco-ematologia pediatrica:Le restrizioni alimentari sono proprio necessarie? Revisione della letteratura-aa 2012-2013. NEU 2014;33(4):19–29. Added by: Claudia Mattaioli (31/01/2019, 21:18) Last edited by: Claudia Mattaioli (31/01/2019, 21:36) |
Resource type: Journal Article BibTeX citation key: Missoni2014 View all bibliographic details |
Categories: Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica Subcategories: Alimentazione, Infermieristica in oncologia, Infermieristica in pediatria Keywords: Ematologia, Infermieri pediatrici, Oncologia Creators: De Tina, Missoni, Peri Publisher: Collection: NEU |
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Abstract |
(Trascritto dall’Articolo).
BACKGROUND: Nell’alimentazione orale è ancora oggetto di discussione l’utilità delle diete “a bassa carica batterica” da somministrare nei periodi di neutropenia, con l’obiettivo di limitare al minimo l’introduzione di patogeni con gli alimenti. OBIETTIVO: Raccogliere evidenze scientifiche sull’efficacia della dieta a bassa carica microbica nella prevenzione delle infezioni, nei pazienti pediatrici affetti da patologia oncoematologica. MATERIALI E METODI: Per la ricerca sono stati utilizzati i termini MESH e le banche dati (PubMed, Cihnal, Cohcrane). Gli articoli considerati sono pubblicati in lingua inglese, dall’anno 1999 all’anno 2013 riferiti alla popolazione umana nella fascia d’età 0-18 anni. DISEGNO DI STUDIO: Lo studio di revisione è stato condotto privilegiando gli RCT, ma considerando anche altri studi data la scarsità di pubblicazioni rispetto all’argomento considerato. RISULTATI: Dalle poche evidenze disponibili si evince che i tassi d’infezione per i bambini/ adulti malati di cancro che assumono una dieta neutropenica risultano simili a coloro che seguono una dieta più varia basata sulle norme di igiene e sicurezza alimentare. DISCUSSIONE: In letteratura ci sono poche evidenze scientifiche disponibili. Quattro studi sperimentali (RCT) sono stati presi in considerazione, ma i campioni sono di bassa numerosità ed eterogenei (come i pazienti con una particolare diagnosi o quelli non sottoposti a trapianto di cellule staminali) spesso comprendono solo pazienti adulti, mentre uno solo del 2006 includeva pazienti in età pediatrica. CONCLUSIONI: In mancanza di studi controllati, l’orientamento attuale è quello di utilizzare regimi alimentari a bassa carica microbica nei pazienti sottoposti a trapianto di midollo osseo, mentre negli altri casi possono essere sufficienti alcune indicazioni dettate dal buon senso. Esiste scarsa evidenza sulla necessità di dover adottare una dieta a bassa carica microbica per la prevenzione delle infezioni nei pazienti pediatrici neutropenici e nei pazienti adulti. Added by: Claudia Mattaioli Last edited by: Claudia Mattaioli |