Indice della Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche [banca dati bibliografica] QUESTA E' UNA DEMO
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Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Giordano A, Ghezzi D. La valutazione dello stress correlato in chirurgia ortopedica: l’infermiere strumentista: Flash di ricerca. AICO. Organo ufficiale dell'associazione italiana infermieri di camera operatoria 2013;25(3):279–281. Added by: Daniela Trinca (03/03/2015, 17:52) |
Resource type: Journal Article BibTeX citation key: Giordano2013a View all bibliographic details |
Categories: Igiene, Infermieristica specialistica Subcategories: Infermieristica in chirurgia, Infermieristica in chirurgia, Infermieristica in ortopedia, Malattie cronico-degenerative Creators: Ghezzi, Giordano Publisher: Collection: AICO. Organo ufficiale dell'associazione italiana infermieri di camera operatoria |
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Attachments | URLs http://www.aicoitalia.it |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Lo stress dell’infermiere in sala operatoria di ortopedia oggi non risulta come argomento di prima pagina. In letteratura si trovano diversi articoli sullo sforzo psicofisico indotto dall’attività chirurgica, ma pochissimi si preoccupano di quella ortopedica. Basta immaginare il quantitativo di strumentario da preparare per una protesi di anca, per una protesi di ginocchio; per non parlare del quantitativo di strumentario in caso di artroprotesi da revisionare. Le conclusioni sono piuttosto variabili: alcuni definiscono la chirurgia un’attività che provoca esaurimento, altri la giudicano non particolarmente faticosa. Variabile anche la quantità degli studi: alcuni non specificano a quali interventi eseguiti, e nel complesso il campione è risultato molto piccolo (in media otto soggetti). Uno di questi è risultato particolarmente interessante, perché a prendere in considerazione solo l’ortopedia, fornisce anche una misura quantitativa grazie alla rilevazione dei parametri cardiovascolari mediante monitoraggio holter. Il risultato: cuore non sempre a ritmo. Nelle loro conclusioni gli autori fanno presente alcune limitazioni della loro ricerca: la prima che non è possibile distinguere gli effetti cardiovascolari del lavoro fisico richiesto durante l’intervento da quelli dello stress psichico. Inoltre non sono state rilevate le risposte individuali ad altre attività fisiche e le misurazioni sono state prese durante interventi di media intensità e ad inizio seduta operatoria di inizio giornata. Added by: Daniela Trinca |