Indice della Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche [banca dati bibliografica] QUESTA E' UNA DEMO
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Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Petrillo Giovanna, Caso Daniela, Capone Vincenza. Un’applicazione del Mental health continuum di Keyes al contesto italiano: benessere e malessere in giovani, adulti e anziani. Psicologia della salute 2014(2):159–181. Added by: Valentina Biagioli (26/08/2014, 16:18) Last edited by: Valentina Biagioli (24/01/2016, 16:19) |
Resource type: Journal Article BibTeX citation key: Petrillo2014a View all bibliographic details |
Categories: Infermieristica clinica, Psicologia Subcategories: Qualità di vita Creators: Capone, Caso, Petrillo Publisher: Collection: Psicologia della salute |
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Abstract |
(Trascritto dall'articolo). Secondo il Mental health continuum (MHC) di Keyes le persone si collocano lungo un continuum che va da presenza (flourishing) ad assenza di benessere (languishing). Numerosi studi hanno identificato il posizionamento sul MHC di adulti e adolescenti (americani, africani, nord europei). L’obiettivo principale di questo studio è stato di verificare l’applicabilità del MHC nel contesto italiano e di indagare le relazioni tra salute mentale positiva e malessere psicologico (Two continua model). Hanno partecipato alla ricerca 1438 persone con un’età tra i 18 e gli 89 anni (M = 47.12 anni, DS = 19.9; suddivise per fasce d’età in giovani, adulti e anziani), equamente distribuite per genere. Ai partecipanti è stato somministrato un questionario self-report che comprendeva, oltre all’Italian mental health continuum-short form, altre scale volte a rilevare le variabili psicosociali oggetto di studio. Dai risultati è emerso che il 31% dei partecipanti ha una salute mentale positiva (flourishing), l’11% dei partecipanti non ha una salute mentale positiva (languishing), la maggioranza (58%) possiede una moderata salute mentale. In linea con quanto suggerito dalla letteratura, i flourishing (e coloro che hanno una moderata salute mentale) presentano bassi livelli di malessere psicologico, non sono depressi e non denunciano disturbi psicofisici. Lo studio evidenzia anche differenze significative per genere e per età. Tali risultati comprovano l’applicabilità del Mental health continuum anche nel contesto italiano e forniscono elementi utili alla messa a punto di programmi di promozione della salute per quelle fasce della popolazione (donne, giovani e anziani) in cui la salute mentale è più compromessa. Added by: Valentina Biagioli Last edited by: Valentina Biagioli |