Indice della Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche [banca dati bibliografica] QUESTA E' UNA DEMO
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Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
De Pascale Teresa, Veronica Diana Maria, Celentano Egidio, Triassi Maria, Lodato Sergio. La mobilità sanitaria extra-regionale dei cittadini campani per prestazioni di ricovero: descrizione e analisi del fenomeno. Organizzazione Sanitaria 2012;36(3):3–11. Added by: Paola Gentili (21/10/2012, 12:29) |
Resource type: Journal Article BibTeX citation key: DePascale2012 View all bibliographic details |
Categories: Economia sanitaria, Strutture sanitarie Subcategories: Aziende ospedaliere Creators: Celentano, De Pascale, Lodato, Triassi, Veronica Publisher: Collection: Organizzazione Sanitaria |
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Abstract |
Tra le regioni a più alto indice di migrazione vi è la Campania con un saldo di mobilità negativo pari a 298 milioni di euro per i ricoveri relativi al 2010. In base ai dati messi a disposizione dall’Arsan Campania, si è cercato di analizzare il fenomeno da molteplici angolazioni. Per l’anno 2008, il 7,3% dei ricoveri ordinari e il 5,7% di quelli in day hospital, sono stati effettuati fuori regione. Le prestazioni assistenziali sottoposte a compensazione hanno prodotto una spesa di € 375.837.611,61, imputabile per l’82,8% ai ricoveri ospedalieri, per il 9,9% dall’assistenza specialistica ambulatoriale e per il 4,2% dalla somministrazione diretta di farmaci. I ricoveri ordinari hanno determinato il 12% del costo sostenuto per le prestazioni di ricovero, per i day hospital la percentualeè stata del 7%. I ricoveri in mobilità sono avvenuti per il 50% presso le 4 regioni di confine, per il 27% presso regioni del Nord e per il 17% presso altre regioni. 26 DRG hanno costituito da soli il 30% di tutti i ricoveri in mobilità. 12 di questi DRG sono risultati a rischio di inappropriatezza, sulla base delle liste contenute nel Patto per la Salute 2010-2012. Sarebbe opportuno che accordi di confine siano imposti a tutte le Regioni. Questi accordi dovrebbero orientare i flussi e calmierarli. Una programmazione integrata dei servizi di confine permetterebbe di evitare le duplicazioni ed ottimizzare l’uso delle risorse. (Trascritto dall’articolo). Added by: Paola Gentili |